Views: 4
Andrea Mauri, Mmickeymouse03, Alter Ego Edizioni, 2016
Michele (mickeymouse03) conosce in chat Francesco (itagnolo75). Tra una chiacchierata e l’altra, davanti a un monitor, i due ragazzi si innamorano. Una sera Francesco confessa a Michele di essere un prete. Gli racconta un’esistenza inquieta fatta di fughe e pentimenti e la fatica di amare perché ai preti è vietato. Col crescere dell’intimità, Francesco riversa su Michele il fallimento di una vita nascosta nella religione per oscurare la sua omosessualità. Michele lo spinge ad abbandonare il clero, vuole una storia d’amore alla luce del sole. È stanco di nascondersi. Lo ha fatto per i lunghi e difficili anni vissuti in famiglia, alle prese con Sergio, il fratello omofobo, e con una madre che ha deciso di non conoscerlo veramente a fondo. Michele lotta così tra l’istinto di escludere il fratello dalla sua vita e il desiderio di renderlo partecipe dei suoi sentimenti. Questo rapporto ambiguo con Sergio si insinua nella relazione instabile tra Michele e Francesco e ne sconvolge gli equilibri, trascinando gli eventi a una svolta drammatica che segnerà il destino dei protagonisti del romanzo. |
Andrea Mauri, Il passo nell’ombra, Affiori – Giulio Perrone editore, 2024
Il duende, secondo Federico Garcia Lorca, è un’essenza misteriosa “che brucia il sangue, che sfinisce e che si appoggia al dolore umano”. Ed è proprio il duende a ritmare i tempi e i modi dell’appassionato incontro tra Raffaele ed Estéban, un fotografo zoppo e un ballerino dal corpo perfetto. Estéban, nato a Granada in Andalusia, ballerino di flamenco nella cueva di famiglia, conosce presto il suo duende. È lui a guidarlo nella carriera, quando, trasferitosi a Madrid con l’amica Sofia per cantare boleri in un locale della città, incontra Miguel, impresario e tiranno, il quale lo spremerà fino alle ultime energie per trasformarlo in una stella internazionale della danza, ammirato per la tecnica e per il fisico impeccabile. |
In una notte estiva, durante uno spettacolo nella città natale, Estéban conosce Raffaele. Il fotografo romano è a Granada per un reportage sulla danza. Appassionato di balletto classico, Raffaele tenta di vincere la frustrazione di essere nato zoppo, immedesimandosi nei corpi muscolosi dei ballerini e in quelli sinuosi dei ragazzi di Capri e di Taormina, riprodotti negli scatti antichi del barone tedesco Von Gloeden, che il fotografo custodisce gelosamente in un album misterioso, nascosto persino alla coppia di amici più fedele, Castore e Polluce. Estéban si convince che l’incontro con il fotografo sia opera proprio del duende, in grado di fiutare il dolore di entrambi. Non a caso Raffaele con la sua menomazione arriva nel momento in cui il ballerino è sotto pressione per le estenuanti tournée e per il comportamento autoritario di Miguel: Estéban non è più convinto di essere perfetto, come tutti vogliono fargli credere. Si sente vittima di un bluff colossale. Questa attrazione, cresciuta a Roma tra uno spettacolo e l’altro del ballerino, spinge i due protagonisti a riflettere sulla loro vera natura e a svelare luci e ombre di una vita alla ricerca della perfezione: Raffaele attraverso la sua ossessione per le fotografie antiche e per Antonio, uno dei ragazzi che ama fotografare di notte in un parco di incontri e che, nonostante la minaccia incombente, insiste affinché diventi uno dei suoi modelli preferiti; Estéban aggredito dall’ombra di Marcos, che non gli concede tregua, il suo primo amore sparito nel nulla in una notte di tempesta sull’Alhambra. Corpo e anima dei due uomini cominciano a fondersi, come pure si fondono perfezione e imperfezione, simmetrie e asimmetrie. Nulla è certo, nulla è rigido. I corpi di Estéban e Raffaele sono fluidi nella corrente della vita e corrono insieme al duende che li ha fatti incontrare. Un profondo intreccio sentimentale che condurrà i due protagonisti a riconsiderare le proprie imperfezioni e a trovare una nuova collocazione nel mondo.
|