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Ricercatore / Tecnologo ‖ Istituto Nazionale di Valutazione – INVALSI ‖ |
Con Nicolini era così.
Racconti demenziali, ma non troppo, Amazon, 2024
“Con Nicolini era così” Recensione di Giulia Ottoni
II Edizione, Amazon, 2023 I Edizione, Amazon, 2015 |
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La raccolta Con Nicolini era così. Racconti demenziali, ma non troppo contiene una serie di brevi racconti ironici e satirici riguardanti la città di Roma e gli attori – qui tutti con nomi di fantasia – che hanno costellato la vita politica della capitale negli anni settanta e ottanta del Novecento, specialmente nel periodo in cui salì al potere il primo sindaco non democristiano della storia del nostro Paese, Giulio Carlo Argan. Insieme a lui, operava l’assessore alla cultura Renato Nicolini, a cui è dedicata la raccolta, che cercò di ripristinare l’ordine nella città attraverso la riqualificazione delle aree urbane e l’indottrinamento dei concittadini attraverso l’arte e la cultura, per cercare di riportare il “bello” in un territorio in decadenza culturale, sociale e urbanistica. Per lui, gli interlocutori di maggiore peso sono i bambini, in grado di mutare in meglio gli aspetti grigi della città. Il narratore in quasi tutti i racconti è esterno – ovvero che è estraneo alle vicende narrate e racconta in terza persona, riportando i fatti per come sono – con focalizzazione zero, perché non segue il punto di vista di nessuno dei personaggi e conosce ogni sfaccettatura della storia. È, quindi, il narratore tipico della favola, un narratore onnisciente, perché conosce ogni cosa, non ha filtro tra sé e gli attori della Al contrario, nel racconto Dialogo tra due signori molto distinti il narratore cambia: qui notiamo comparire un narratore anonimo, ma che riporta i fatti in prima persona, riferendo di una conversazione che ha ascoltato mentre era sul tram mentre tornava a casa dopo aver assistito all’inaugurazione della nuova metropolitana di Roma da parte dell’assessore dei trasporti Acchiappamosconi. |
Robert (Alexej Andrej) Von Sachsen Bellony International lawyer | founder Von Sachsen Bellony Foundation | Visionary writer and Heal the World warrior | Con Nicolini era così – in Paese Roma Questo libro, “Con Nicolini era così“, di Giovanni Corsi, è una raccolta di brevi racconti bizzarri, molti dei quali presentano bambini e animali in situazioni satiriche. |
Domenica Currò English and Spanish teacher at MIUR specialized in CLIL method and and STE”A”M approach WITH NICOLINI, IT WAS LIKE THIS: Zany Tales, but Not Too Much, Amazon, 2024 📌Proporre un commento su Con Nicolini era così presuppone una lettura in chiave simbolica e metaforica. D’altronde è l’A. I. (Intelligenza artificiale) a proporci una precisa analisi dei temi contenuti nel testo; per cui, l’intelligenza va arricchita dalla coscienza se si vuole cogliere l’effettiva tessitura narrativa. Solo una lettura cosciente permette di creare, infatti, uno spazio di crescita interiore e sociale, in cui è condizione necessaria il sovvertimento delle convenzioni. Lo spazio urbano ricopre un ruolo centrale nel testo e mostra alla natura il suo volto, ripercuotendosi a livello inconscio. |
Davide Bonamici
Editore, Direttore e Caporedattore del blog “Artshows: blog di arte e cultura“ Con Nicolini era così – in “Artshows: blog di arte e cultura“ Racconti socialmente impegnati 📌 Il racconto breve diviene simbolo di critica sociale e alle istituzioni, all’abuso di potere e all’incapacità di molti amministratori di gestirlo con parsimonia, garbo ed intelligenza. Deridendo, con un tono fanciullesco, prende vita e forma la seconda edizione di Con Nicolini era così dell’autore Giovanni Corsi. Il libro cita e riprende la Roma dell’eccentrico assessore Renato Nicolini (fautore di quel movimento, nato con l’intento di portare la cultura nella fasce più popolari, che prende il nome de l’Estate Romana), ma a tratti lo esalta nei confronti coi personaggi inventati della storia, come il sindaco Stracciamilioni e l’assessore Acchiappamosconi, noti per la loro incapacità a gestire Roma (la dotazione di martelli ai bambini per contrastare il traffico) e il continuo scappare per non assumersi le responsabilità dei propri errori o delle proprie consapevoli malefatte (come il rifugiarsi nel regno di Buscaladroni). Protagonisti dell’opera, in molti racconti, sono i bambini, che divengono agenti anti-sistema e pronti a mostrare, con furbizia e fanciulla ingenuità, le storture e gli errori della classe dirigente del comune di Roma. Come nel caso di dotarli di martello per colpire le macchine che ostacolavano il loro giocare, solo che poi il martello stesso diverrà la scusa per colpire qualsiasi macchina; o come quel bambino che, nella biblioteca nazionale gestita da alcune specie animali (galline, topi, scimmie e cani), facendo il verso della gallina portò allo scompiglio più totale. Il libro descrive ironicamente la Roma Nicoliniana, e anche un po’ degli ultimi anni, dove la politica si rende spesso autrice di decisioni scellerate, dettate sia dall’ignoranza del potere che dall’arroganza di sapere tutto dei suoi uomini, che spesso hanno gravi ripercussioni sulla società e sulle persone che vivono tutti i giorni la propria dura realtà nella città. Queste sensazioni vengono anche descritte dall’intelligenza artificiale, che accompagna e commenta i racconti alla fine di essi, ponendo considerazioni ed argomentazioni sull’interezza del contenuto e fornendo spunti e risposte interessanti. Con Nicolini era così è un’opera al contempo leggera e che tratta tematiche di forte importanza sociale, Giovanni Corsi racconta, con un’ironia molto piccata, le vite, gli scandali e le assurdità di chi ha vissuto in quella Roma e che la ricorda sia con una risata, ma anche con un lieve pizzico di nostalgia. (Davide Bonamici) |