La violenza di genere è una violazione dei diritti umani sistemica e strutturale, diretta contro una persona in ragione del suo genere, identità di genere o orientamento sessuale. Radicata in disuguaglianze di potere e stereotipi tossici, colpisce in modo sproporzionato donne e ragazze, ma può coinvolgere anche uomini, soprattutto in contesti di emarginazione. Non è un “problema privato”, ma un’emergenza collettiva che ostacola l’uguaglianza e la libertà di milioni di persone.
📌 Tipologie di violenza di genere
La violenza di genere può manifestarsi in diverse forme:
📌 Le forme di violenza esercitate nel Medioevo contro le donne compongono un catalogo impressionante: percosse in nome del diritto del marito a “correggere” la moglie, del padre a costringere e punire la figlia, del padrone a battere la serva; ingiurie connesse al comportamento femminile; stupri, segregazioni, omicidi in nome dell’onore tradito; spoliazione di beni, a partire dalle eredità e dalle doti; matrimoni e monacazioni forzate; manipolazione delle coscienze e violenze inquisitoriali; maltrattamenti, prevaricazione e discriminazione nel mondo del lavoro. Concentrandosi soprattutto sul basso Medioevo italiano, il volume racconta come si vennero codificando i comportamenti violenti contro le donne, senza peraltro tralasciare i casi di violenza di donne contro altre donne o la loro risposta violenta nei confronti di chi le minacciava e aggrediva.
📌 Una delle più memorabili menzogne riguardo allo stupro nel Medioevo compare all’inizio di Braveheart, famoso e acclamato cult del 1995 diretto da Mel Gibson. Le attuali raffigurazioni mediatiche del Medioevo, infatti, rappresentano spesso lo stupro come una parte della vita quotidiana di molte donne – specialmente se serve e contadine – quasi fosse una routine legalmente autorizzata. Esse, però, restituiscono una visione sensazionalistica e fuorviante della vita medievale, sostenendo implicitamente che a confronto ora le cose siano migliori e dandoci così la possibilità di crogiolarci in una ben poco giustificata impressione di progresso. Tutto ciò si allinea perfettamente con altri preconcetti diffusi su quel periodo storico, come la breve aspettativa di vita, la violenza diffusa e la totale assenza di potere femminile. Ma la cultura dello stupro dell’epoca è legata davvero alla scena rappresentata da Braveheart? E quante cose sono effettivamente cambiate tra il Medioevo e l’era del #MeToo? Le risposte a queste domande sono per certi aspetti sorprendenti e per essere comprese a fondo vanno vagliate con attenzione. Continua
📌 Donne e violenza nel Medioevo: il legame tra carne e peccato
Il trionfo dell’ideale monastico nell’Alto Medioevo instaura un legame tra carne e peccato, contrapponendo il corpo all’anima e predicandone la mortificazione. A farne le spese è soprattutto la donna. Infatti il Cristianesimo riprende e rinforza, in una prospettiva teologica, la tradizione misogina già viva nella cultura giudaica e greco-romana. Il peccato originale, che è di per sé un peccato di orgoglio intellettuale, viene trasformato nel Medioevo in peccato sessuale e la donna e il corpo, da Eva alle streghe, diventano luoghi diabolici. L’unica donna estranea al peccato è Maria, madre e vergine, esaltata proprio sulla base della negazione del corpo e delle sue funzioni. Continua
Violenza di Genere, A cura di Carmen Ricci, bullismoomofobico.it “Violenza di genere”, è questa la terminologia utilizzata per indicare tutte quelle azioni discriminatorie e violente agite nei confronti delle donne. L’origine del termine risale al 1993 …. Continua