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Ricercatore / Tecnologo ‖ Istituto Nazionale di Valutazione – INVALSI (ex) |
Pensare meridiano: Resistenza al mainstream, Amazon, 2024
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📌 Pensare meridiano: già il titolo stesso potrebbe evocare – e invocare – in un lettore sufficientemente accorto, sensazioni facilmente riconducibili a vie mediane del sentimento, o, altresì, a posizioni intellettuali di carattere moderato e centrista. Tuttavia, a essere ancor più zelanti e rigorosi, emerge una dimensione dal carattere – e dall’imprinting teleologico – molto più cronologico, ossia un luogo del pensiero nel quale Chronos e Kairos convergono entro una medesima visione delle cose. L’introduzione della suddetta coordinata temporale, è un chiaro effetto (verrebbe quasi da definirlo “epifenomeno”) prodotto da quel “meridiano” facente parte del titolo della presente opera. E cos’era la meridiana, nel tempo antico, se non uno strumento attraverso il quale misurare il tempo? Ma attenzione però: la meridiana funzionava con la luce del sole, ma è grazie alla proiezione della sua ombra che, sulla scala graduata, andava a segnare l’ora corrente. Una luce che produce un’ombra quindi, e ombra che, a sua volta, si “trasduce” in un elemento interpretativo del quotidiano. Elemento che, quel medesimo quotidiano, scandisce e misura. Allo stesso modo, perseguendo le orme di questa riflessione, m’è possibile, in senso metaforico, tracciare la traiettoria teoretica dell’autore, Giovanni Corsi, posta alla base dello sviluppo concettuale del libro che vi accingere a leggere. Come la luce, Giovanni mette in mostra, in maniera ordinata e a tratti quasi didascalica, tutte le principali problematiche di carattere finanziario, economico, monetario, sociologico e antropologico che affliggono la nostra società, passandole in rassegna sulla base di un sintetico criterio di analisi lucido e tagliente, mai condizionato dalla ricerca di sofismi o di numeri dialetticamente circensi. Come l’ombra, l’autore comprende che la semplice presa in carico di argomenti delicati e scottanti, quasi fosse una sorta di causalità innescata da chissà quale forza, mette in moto tutta una serie di problematiche e questioni derivate che scandiscono e condizionano – a tratti anche molto profondamente e pesantemente – la nostra società e il divenire degli eventi (l’ombra che segna l’ora sulla scala graduata). Da tutto ciò, scaturisce un libro che comprime, nella sua esposizione volutamente compartimentalizzata, più un invito a meditare – e pensare, appunto – che non ad affannarsi in estenuanti, parossistiche e patologiche ricerche di ricette miracolose e taumaturgiche. Mettere il dito nella piaga, al di là di ogni possibile rimedio, auspicato, e al di là di ogni possibile afflizione, temuta e indesiderata. Giovanni, attingendo a una sorta di “penitenziale irriverenza”, rompe gli argini della compostezza narrativa per votarsi verso un’analisi dei fatti realistica, mai poetata, a tratti tagliente e sgarbata, ma sempre rispettosa e manieristicamente ortodossa verso tutte quelle macro-dinamiche sociali con le quali, tutti, siamo quotidianamente costretti a confrontarci e scontrarci. Non si assolve chicchessia con formula piena, né si condanna. Ogni lettore tragga dunque i propri auspici, sapendo in coscienza che non esistono confini, o limiti, tra contorno delle pagine e membrana dell’anima. Tutto trasforma. E quando avrete terminato queste pagine, credetemi, non sarete più gli stessi. Cesena, 2 aprile 2025 |
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