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Memorie meridiane Memorie meridiane raccoglie alcune testimonianze su fatti realmente accaduti, al limite del grottesco, che a distanza di mezzo secolo hanno significanza. I fatti narrati raccontano vicende personali, talvolta di rilevanza sociale perché coinvolgono le istituzioni nella forma di professori, dirigenti pubblici, avvocati, burocrati … Si vuole riflettere e meditare sul contesto socio-politico degradato rapportando il presente al passato, talora kafkiano, con la descrizione di situazioni al limite del paradossale, sfociate in soluzioni razionali ma non appaganti che lasciano una certa amarezza e aspettative per il futuro insoddisfatte. A distanza di anni constatiamo che la prospettiva di soluzione è svanita, soppiantata da certezze mediatiche diffuse senza ritegno dal potere dominante e accettate dalla masse omologate, incolte e asservite, prive di senso critico e di “conoscenza”. La scuola ha fallito la sua missione di diffusione della cultura e del sapere razionale, dequalificata da politici corrotti e senza dignità al servizio delle lobby nazionali e internazionali che hanno per obiettivo esclusivo il profitto. I media hanno fatto il resto diffondendo il pensiero unico, la cancel culture, il Politically correct, l’Itanglese … Nostri punti di riferimento: Ignazio Silone in Il cafone è un asino che ragiona, Fëdor Dostoevskije in Memorie dal sottosuolo, Nikolaj Vasil’evič Gogol’ in L’ispettore generale, Franz Kafka. ⌚ I fatti narrati sono stati raccolti e registrati nel tempo tra amici, parenti, conoscenti …. |