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Recensioni |
Antonia de Francesco
Journalist | Anchor Woman TV | Web Editor | Social Media Manager | My novels: “Nelle pagine di Sofia” “L’Animologo” |
Luigi Bonaffini, Lu pavone / La sdrenga – The Peacock / The Scraper. Poesie e racconti nel dialetto molisano / Poems and Stories in the Molisan Dialect, by Giuseppe Jovine. Edizione trilingue / A Trilingual Edition, Peter Lang, 1994 |
alètheia – ἀλήθεια “La fotografia è eloquenza della luce: Ansel Adams |
La tua puttana Io posso descrivere solo lo squallore, io ero innamorata, essere innamorati è una dipendenza, da un sì o un no dipende la tua felicità. Lui non era innamorato, o forse sì … continua |
📷 On de road |
🦗 Ludmilla Ho adottato una cavalletta, tolta dalle grinfie del gatto, Il Matto. Non so perché ci viene questo istinto di salvare quello che la natura ha stabilito come comportamento predatorio in … continua |
© Associazione Forte di Bard |
🪆Rea e Sunto della: mosca rinata |
Così si cantava nel ’77 |
Il 10 febbraio 2023 a Roma presso la Libreria Testaccio è stato presentato il libro “L’incantatrice” di Rossana Dedola, Edizioni Lindau, sulla figura di Elsa Morante. Hanno dialogato con l’autrice il curatore Massimo Iannuccelli, Paolo Di Paolo e Fabrizio Scrivano. |
📖 B. Vertecchi, Le parole e il sistema, Tuttoscuola, 16.10.2022 Si è da poco insediato un nuovo Governo, sostenuto in Parlamento da una coalizione di partiti di centro-destra. Com’era del tutto prevedibile, alla soddisfazione di una parte dei cittadini ha corrisposto l’atteggiamento contrario di chi alle elezioni si era espresso a favore delle forze politiche ora all’opposizione. |
📖 B. Vertecchi, Alfabeto a rischio Un paio d’anni fa, di fronte al crescere del numero degli insegnanti che segnalavano la perdita da parte di molti allievi della capacità di scrivere in corsivo, è stato elaborato, presso l’Università Roma Tre, un progetto di ricerca volto ad analizzare il fenomeno … Il progetto è stato intitolato Nulla dies sine linea. |
📖 B. Vertecchi, Perché Nulla dies sine linea Ovvero la saggezza di Plinio, Franco Angeli, 2016 Leggiamo nella Naturalis historia di Plinio il Vecchio (XXXV, 36) che ” Apelle aveva l’abitudine, diventata proverbiale, di non lasciar trascorrere un giorno, per quanto fosse occupato, senza tracciare almeno una linea”. |
Rea e Sunto della:
mosca rinata.
In cima al Monte Illusa il
Dr. Aghi aveva finito il suo
Intervento e in groppa al Somaro scendeva dondolandosi verso la Vallata.
Il malato chiamato da tutti, in Paese, SI D’ORO aveva caldo si girava a destra a sinistra, rivoltava il cuscino… dalla finestra spalancata non entrava nemmeno un filo d’aria, i rami con le foglie del Mandorlo inutile (produceva soltanto foglie secche) sembravano dipinti in un quadro.
Si d’oro voleva accendere la televisione ma non trovava il Telecomando, decise di chiudere gli occhi per far riposare le idee.
Dopo pochi minuti sobbalzò
e con la testa a 90°, dalle gambe, notò che lo schermo era acceso. ERA stata LEI. Passeggiava fra i tasti del telecomando vicino ai suoi piedi. Non c’erano dubbi MOSCA la provocante aveva acceso, in modo che la tensione potesse far sentire le notizie anche su tutte le altre Pianete ormai indecentemente Scoperte dallo stile della moda Atlantica.
Si d’oro voleva dormire e reimmerse la testa sudata sul cuscino umido.
Il suo problema era di sognare delle Matroske, sin dall’infanzia gli avevano detto che sono infilate una dentro l’altra ma non riusciva a capire il meccanismo… guardando le Barbie non riusciva ad immaginare altre bambole.
Ad un tratto nel sogno una MOSCA Gigantesca era appiccicata al video … a volte muoveva l’ala Sinistra a volte l’ala destra a volte alzava e abbassava la sua testa MOSC- OVA come per dire SI a qualcosa e subito dopo le zampette anteriori sembravano Applaudire al programma in onda in HD.
SIDORO nel sogno aveva ripetutamente imprecato di liberare il video e di volar via. Lei impassibile quasi strafottente voleva mantenere l’occupazione del televisore e non lo degnata nemmeno di uno sguardo.
Insomma non c’era Dialogo.
Se gli lancio il cuscino mentre ha la testa girata … rischio di schiacciarla sul vetro e poi i liquidi interni possono sporcare la federa … inoltre per pulire dovrei avere il SI DOL e la badante non l’ha comprato.
Anche la mosca formulava i suoi piani d’attacco tutto ciò che era stato fatto alle sorelle che abitavano a pochi centimetri dal confine gridava vendetta.
Si era sparsa anche la voce che alcune erano state ingannate da altri SI d’ORO ed erano state Infarinate, poi passate nell’uovo sbattuto, poi nella mollica e fritte per essere ben croccanti.
Una delle possibilità d’attacco, che gli si sgretolò
fra i bit della materia grigia era la possibilità d’utilizzare una Canna lunga come quelle che si montano su certi Carri e da una certa distanza aspirarla.
Il sogno aveva portato il consiglio, ma sentì un morso sul fondo schiena mentre il film disegnava di nuovo il viso 😃 sorridente del
dr. aghi. Stia tranquillo avevo dimenticato la seconda dose.
Si d’ORO, accenno una smorfia, il teleschermo era spento, della MOSCA nemmeno l’ombra e il medico riusciva dalla stanza mentre la mano gli massaggiava la ferita.
N.B. Ogni riferimento alla mosca di Pirandello e puramente casuale.
(COSI E’ SE VI PARE)
Caro amico, come sai pur amando coltivare la mia ignoranza (in ignoranza FELICITAS) a volte mi lascio corrompere dal desiderio della curiosità e prima di rispondere mi sono letto la novella “La mosca”. Volevo scoprire quanto c’è di vero nel tuo NB.
Beh direi che fai una sana e robusta concorrenza al Verga, le tue metafore apparentemente ostiche in realtà dipingono bene la nostra attuale realtà. Riesci a parlare del nostro stato di incoscienza nell’oblio del consumismo, della guerra in corso ma soprattutto dell’incapacità di trovare una via d’uscita per tornare alla pace, della farina di grilli, dell’intelligenza artificiale, dei vaccini.
I miei più vivi complimenti! A mio parere il Verga, se fosse qua, sarebbe molto orgoglioso di aver ispirato/allevato un tale allievo.
Ciao
Commento a “Nulla dies sine linea”
Ho letto, molto interessante. Si potrebbe sviluppare il ruolo della tecnica, delle soluzioni tecnologiche, del loro utilizzo e gli effetti che producono nella società odierna, non solo in fascia scolastica ma anche negli adulti e negli anziani, in particolare sul continuo cambiamento dei modelli o mode che il mercato impone come upgrade.
In realtà siamo costantemente sotto esame, abbiamo appena finito di imparare ad usare un “supporto” tecnologico, che questo viene immediatamente cambiato, spesso senza nessuna utilità evidente. E così vale per qualsiasi supporto tecnico, in campo industriale, in campo medico /laboratoristico/diagnostico, in campo scolastico. Quasi tutti supporti sono collegati alla rete o a software, curioso come il termine soft (leggero, delicato, morbido) sia associato a war + e = merce. Software che devono continuamente aggiornarsi, e noi a loro. Questo spreco di energie, tolgono molto al pensiero, all’elaborazione di un intimo pensiero e quindi alla trasposizione di quei pensieri in scrittura libera da tasti, correzioni, interpretazioni, una scrittura che è anche grafia, la mano che segue la mente e ne “disegna” i tratti secondo un codice, ma unica.