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Ascari e potere

📌 I siti di informazione alternativa sono sotto attacco degli ascari al servizio del Potere che lavorano sotto la falsa bandiera dell’opposizione al liberalismo finanziario-globalista. Si tratta di personale orfano prima del razzismo bossiano, poi del laissez-fair criminale del berlusconismo, quindi dell’ideologia digitalista del duo Grillo-Casaleggio. E’ il qualunquismo ciarliero e protestatario di chi ha sempre votato a destra e sta provando ultimamente a schizzare il liquame del liberalismo esausto sul pensiero marxista, socialista e internazionalista. Nel clima di generale marasma cognitivo, di ignoranza tronfia della Storia, estrae qualche slogan dai libri neri del comunismo di berlusconiana memoria, e con un transfert bislacco fingono di randellare Soros, Gates e Schwab ma hanno come veri obiettivi Lenin, Stalin e Fidel Castro.

Avanzano con le scarpe chiodate della disonestà intellettuale come nazi-ukraini di complemento, e lo si capisce dal modo sommario col quale giustiziano la Lingua italiana.

Si sbarri la strada ai provocatori destrorsi che, anziché scrivere ai loro interlocutori di riferimento, i vari Sallusti, Porro, Paragone, Salvini e Meloni, stanno monopolizzando il dibattito sugli spazi di orientamento socialista, anti-capitalista e anti-sistema.

05.07.2022 – Ferdinando Ricciardi

 

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Una risposta a 📋 Articoli brevi

  1. Alessio_Andreoli scrive:

    Una mela al giorno

    Una mela al giorno leva il medico di torno e un boss al trimestre trasforma Meloni in extraterrestre.
    La stessa visita alla stele di Capaci assume un significato simbolico estremamente forte, sia per la visita in sé stessa, che per il fatto che il Presidente del Consiglio abbia scelto di effettuarla in solitudine e molti hanno apprezzato la scelta di non farsi accompagnare. Anche in questa occasione la nostra Giorgia nazionale ha dimostrato le sue abilità di raffinata politica. Pure l’illuminazione di trasformare il giorno dell’arresto in giornata nazionale contro le mafie aggiunge una pietra alla prossima santificazione. Ma torniamo all’arresto (siamo sicuri di poter usare questa parola?). In questi giorni è stato scritto di tutto e di più, tra le tante cose che colpiscono maggiormente è questo giornaliero centellinare di notizie sugli oggetti di ordinario uso del boss. Non li elenco per non mettermi al livello dei cronisti che già lo fanno mirabilmente anche con grande dovizia di piccanti particolari. Sarebbe interessante conoscere anche chi e perché diffonde tutti i dettagli alla stampa o forse dovremmo solo chiederci il perché, il chi non importa molto visto che se capiamo il perché, il chi viene di conseguenza. E’ fin troppo semplice pensare e scrivere che il tutto serve per distrarci da tutti gli altri problemi che ci affliggono oramai da qualche anno, che serve qualche cosa da dare in pasto al popolo per tenergli la mente occupata perché evidentemente il calcio Domenicale, nonostante i falsi in bilancio, non interessa più molto o perlomeno non come qualche decina di anni fa. Ci stanno abituando, da molto tempo al pettegolezzo, lo sono ad esempio tutti gli articoli su Totti e consorte anche in questo caso con sfoggio di dettagli sulle e sugli amanti, dai Rolex alle borse di lusso.
    E noi lì a far crescere gli ascolti del GFV, dell’Isola dei famosi, a cliccare sui link che rimandano all’ultima notizia di gossip che essa sia vera o inventata poco importa: a noi piace il pettegolezzo, lo amiamo infinitamente. Lo amiamo da quando incominciarono a darci in pasto Dallas, Uccelli di rovo, Dinasty e non so quali altre soap opere. Siamo nel 2023, nel XXI secolo, abbiamo computer, intelligenze artificiali, robot e mille altre diavolerie ma ci manca una cosa fondamentale per definirci maturi: la cultura o comunque il desiderio di accrescerla.

    Alessio Andreoli

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