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Rosa Tedesco
Italian Coordinator English Gate School
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![]() 📌 Un romanzo che racconta l’amore e la vita a trecentosessanta gradi. Dora è alle prese con la malattia della madre, la fragilità del padre, gli eccessi del fratello e la difficoltà di scegliere tra i due uomini di cui è innamorata: Sergio, ombroso e taciturno, o Lorenzo, affascinante e solido? Sarà l’amica Silvia a far riscoprire a Dora la sua interiorità, permettendole di districarsi in vicende dove non mancano le sorprese, fino al finale inaspettato e imprevedibile. Inventare fiabe e favole per bambini la spinge a una ricerca interiore che dà voce ai suoi dubbi e le permette di riscrivere la sua storia personale e darsi risposte accettabili. Riesce a comporre il puzzle della sua esistenza lasciandosi compenetrare da tutte le esperienze che vive fino in fondo. |
![]() Ci parli un po’ di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
📌 La mia vita di scrittrice inizia alla scuola elementare, quando scrivevo con la mia mia maestra “Il Giornalino di classe”: dentro c’erano poesie e racconti miei e di altre scolare. In più spesso illustravo i miei racconti e le poesie. Poi ho continuato con il diario in cui sfogavo le mie emozioni contrastanti in base a chi me le scatenava. Ho capito che scrivere mi serviva per fare il punto della situazione e cercare dentro di me delle strategie possibili per affrontare la realtà, bella o brutta che fosse. Quindi, anzichè picchiare chi mi faceva del male (o così appariva ai miei occhi di bimba) cercavo soluzioni a un problema. In questo modo ho cercato di capire sempre le cause scatenanti delle emozioni mie e altrui. Per me scrivere è una catarsi e mi permette di capire il genere umano, nelle sue molteplici sfaccettature. Ho bisogno di elaborare e rielaborare dentro di me. Ora mi lascio “contaminare” per acquisire conoscenza.
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